
Lollotar
CHI È:
CHI È:
CHI È:
Nato a Foligno il 25/02/1994 e residente nella cittadina di Spoleto, si unisce ad un noto staff spoletino, il ROYAL STAFF, grazie al quale ha la possibilità di esibirsi in diversi locali umbri, tra cui: Etoile 54 (Perugia), Poco Loco (Perugia), Enjoy Disco (Spoleto), Serendipity (Foligno), Prophet (Spoleto), Tartaruga (Spoleto), Club 05 Mito (Foligno), Jamar Disco (Foligno), Coco Disco Club (Spoleto).
Ha partecipato, inoltre, a diversi DJ CONTEST; si è classificato secondo a quello organizzato da un locale di livello come il Dobermann.
Collabora con lo staff di SPOLETO A COLORI, con il quale ha lavorato alla notte di Halloween nel 2013.
CHI È:
Daniele Gobbi Dj
CHI È:
DJ e produttore discografico
CHI È:
Il primo contatto con la musica elettronica per Emanuele avviene sul finire degli anni ’90, quando rimane folgorato da un raggio di luce, o meglio, da Ray Of Light, lo storico disco di Madonna che vedeva William Orbit alla produzione e ai synth. E’ del 2004 invece il primo avvicinamento alla scena house di fine secolo, in particolare progressive e funky. E’ subito amore.
Le prime console, così come le sue prime collaborazioni, arrivano nel 2010: a Spoleto, lavora per diversi locali, tra cui l’Enjoy Discoclub. Tra il 2011 e il 2012 lavora invece per l’emittente perugina via web Radio Bombay, per la quale realizza recensioni e interviste (ad artisti come Rory Gallagher, Nico Lahs e Alessandro Parisi) e cura la conduzione e la selezione musicale di Blurry Nights, programma interamente incentrato sul mondo della club music. ll programma ottiene un ottimo riscontro, portando all’allestimento, nel dicembre 2012, di una serie di serate a tema presso il Loop di Perugia.
E’ storia recente, infine, il suo avvicinamento alla sperimentale, alla techno, alla house americana, e al mercato del vinile, nel segno di un’evoluzione musicale prorompente e tutt’ora in corso d’opera. I suoi set, che rispecchiano perfettamente la sua natura di ascoltatore e clubber assiduo (il suo percorso passa per grandi eventi come il Robot di Bologna e il Dancity Festival di Foligno), sono una sorta di flusso di coscienza musicale, un amalgama di impressioni e colori multiformi e cangianti più vicino, per filosofia, al viaggio che a una mera giustapposizione di pezzi musicali.